[BARCELLONA_2015] – Day -1 Il cammello è buffo e brutto, ma ti porta dappertutto !

E così ci siamo. Poche ore ci separano dall’inizio dell’ennesima impresa, pochi interminabili giri di lancette e saremo in sella agli insetti, proiettati verso una meta che appare lontana.
Già, perché provate anche solo per un istante ad immedesimarvi in noi, pensate solo per un momento che domattina vi sveglierete di buon ora, finirete di accomodare i bagagli sui portapacchi di una vespa che ha ormai 37 anni, farete le ultime verifiche, controllerete di avere tutto ciò che vi può servire a portata di mano, vi farete anche assalire da qualche noiosa e scontata paranoia pensando di aver sicuramente dimenticato qualcosa di vitale.

“ Lo spazzolino l’avrò preso ? forse ho proprio lasciato tutto il Beauty Case in bagno ? Ah no ! L’avevo appoggiato sul letto di fianco alla borsa.. ma poi forse l’avevo messo dentro. Cavolo ma la gabbia rulli
¹ di scorta l’abbiamo messa nella scatolina che adesso è sigillata e chiusa dentro alla borsa legata indissolubilmente alla Vespa ? ”.


Pensate che insieme al vostro inseparabile compagno di viaggi avevate quasi palesato l’idea di approntare due brandine in Box per lavorare sulle vespe fino alla notte prima, riposare qualche ora e poi partire nel cuore della notte diretti verso Ovest. (Perchè poi ? Quando si può dormire comodamente a casa nel proprio letto, mah ! )
Pensate anche che ad un certo punto sarete inevitabilmente in ritardo sulla tabella di marcia perché tutto si può prevedere meno che le paranoie e le regolazioni dell’ultimo momento ti portino via addirittura tre quarti d’ora !

E nonostante tutto ci siete, bagagli caricati, paranoie permettendo il mezzo è in ordine, vi date una sistemata e saltate in sella: casco, occhialini, cellulare in tasca !

Va beh, non c’è più tempo, partiamo ?? Partiamo !

E così, una volta messo in moto, inizierete a ronzare per le vie del vostro paese e mentre lentamente percorrete le prime centinaia di metri per uscire dai confini cittadini un pensiero più grande di voi vi schiaccerà sulla sella. È un pensiero pesantissimo, come una consapevolezza che arriva d’improvviso e prende il posto di quella…

… leggera incoscienza che invece vi ha accompagnati fino ad un instante prima.
Ebbene, voi state andando a Barcellona. No, forse così non rende l’idea, riformuliamo il pensiero… State partendo in sella a due vecchie Vespe ! Sì, perché  a Barcellona ci state andando a bordo di un mezzo non collaudato, vecchio che potrebbe esser vostro zio e non ci state andando con l’autostrada, rilassati e coi dovuti comfort, no ! Ci state andando paese per paese, campagna dopo campagna, vicolo per vicolo cercando la strada un po’ ad intuito un po’ grazie al navigatore e un po’ chiedendo informazioni ad ignari passanti.
State insomma per attraversare due stati, anzi no, state per chiudere il cerchio su ben tre stati europei Italia-Francia-Spagna-Italia. State per percorrere la considerevole distanza di 1000 erotti chilometri dal vostro paesino di appartenenza ad un città della quale ignorate praticamente tutto se facciamo eccezione per la fama e le poche insignificanti nozioni imparate da turista occasionale o da studente sui banchi di scuola. State probabilmente per prendere delle gran secchiate d’acqua: pioggia, vento e freddo come poche altre volte in vita vostra; si perché state anche per valicare le Alpi Italo-Francesi con passi a circa 2300mt slm, ed in tutto ciò avete la consapevolezza che qualunque cosa potrebbe andare storta, che il più piccolo ed insignificante dei pezzettini che compongono il vostro amato insetto potrebbe dare forfait senza preavviso e lasciarvi inesorabilmente a piedi nel bel mezzo del nulla, laddove non si parla la vostra lingua e non esistono ricambisti col pezzo giusto nel raggio di chissà quanti chilometri.

State per incontrare persone, condividere emozioni, gioire ed arrabbiarvi, perdervi per poi ritrovarvi. E dopo che tutti questi pensieri vi avranno affollato la mente, metterete giù il piede per sostenere l’insignificante peso della vespa, riaprirete gli occhi e vi riprenderete dal torpore dello stato di trans in cui eravate calati e tutto d’un tratto vi accorgerete di essere soltanto due semafori più in la di casa vostra, così vicini che se vi giraste la vedreste ancora nascosta dietro i pioppi, proprio di fianco al bar del quale si è appena accesa l’insegna.
Mentre tutto questo accadeva nella vostra mente, il viaggio è lì davanti a voi ad aspettarvi. È questo il momento il cui il carattere, il modo di vedere le cose, la propensione all’avventura fanno la differenza: qualcuno riaprendo gli occhi si spaventerebbe, avrebbe preso coscienza del grande rischio e delle grandi paure che potrebbero assalirlo in un viaggio di questo tipo; qualcuno, probabilmente, rinuncerebbe.
Eppure siam sicuri, là fuori c’è qualcun altro un po’ pazzo come noi, che invece vedrebbe la questione in modo molto diverso e che riaperti gli occhi si guarderebbe nello specchietto retrovisore per scoprire con grande sorpresa che quella che gli solca il viso non è una smorfia di terrore, ma un sorriso soddisfatto. Soddisfatto per la fatica fatta per preparare tutto, soddisfatto perché finalmente si parte sul serio, felice perché è arrivato davvero il momento, inebriato perchè non c’è nulla che avrebbe desiderato di più in quel momento.
È li che realizzate di essere (o non essere) nati per viaggiare a bordo di un’ ET3. ²

– Stay Tuned –

[¹] Cuscinetto a rulli posto tra biella e pistone per ridurre l’attrito dell’accoppiamento.

[²] Vespa 125 Primavera Et3

2 Comments

  • Laura Vimercati Rispondi

    a proposito di cammello 😉
    vi ho trovato la colonna sonora del viaggio!

  • Anonimo Rispondi

    Allora siete partiti davvero?!? E così presto?!?
    Ai cammelli che in vita loro hanno instancabilmente percorso avanti e indietro la Via della Seta, nel ripartire dalla Cina in direzione Ovest sarà capitato di sentirsi augurare Yi Lu Ping An, ovvero "Che la strada sia tranquilla e pacifica"… beh, voi i cammelli ce li avete, avete anche avuto l'intuizione di puntarli verso ovest, dunque YI LU PING AN!!!

    Andrea A.

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