[BARCELLONA_2015] – Day -2 – Marmotte WiFi -)))

Innovare si sa, è nel nostro DNA !
Anche questa volta non potevano mancare soluzioni e miglioramenti tecnici che rendessero la preparazione più interessante ed il viaggio più gustoso. Si spazia da semplici “ritocchi” a veri e propri upgrade tecnologici !

Che poi una volta decisa la meta è sempre lui, il tempo, a diventare stringente quando dobbiamo mettere in ordine l’infinita lista delle idee fantasiose e dei lavori da farsi in preparazione della partenza. La scelta in questo caso sarebbe d’obbligo, scegliere solo alcune tra le tante voci che si accumulano giorno dopo  giorno, ora dopo ora, con un continuo sgorgare di pensate e invenzioni… ma quando è il momento di attuare la cernita, il raziocinio non si fa mai trovare al suo posto e la passione prende il sopravvento. Basta un niente che…

quando stai per togliere una voce dalla lista te ne vengono in mente altre tre e finisce che invece di toglierne se ne aggiungono. Così la tipica frase: “Beh, la vespa è praticamente pronta, devo solo cambiare il cavo dell’acceleratore…”, si trasforma tipicamente in un: “Beh… già che ci siamo cambiamo anche gli altri cavi (marce, frizione, freni) che non si sa mai…” e poi… “già che devi cambiare la lampadina del tachimetro vuoi non sostituire tutto l’impianto elettrico? beh ormai che è tutto smontato conviene sostituire anche….” e via dicendo…

Ovviamente a fine giornata il filo dell’acceleratore è ancora lì dov’era…ma in compenso abbiamo smontato mezza vespa, e ci ritroviamo più lavori da fare di prima…

Avevamo già costruito l’anno scorso (supportati dallo Zio Franco che ha progettato il circuito) un dispositivo che trasforma la tensione alternata in uscita dallo statore, in un segnale continuo 5 Vdc.

Per chi a suo tempo ha saltato le lezioni di elettronica, e tradotto in termini comprensibili ai più, non abbiamo fatto altro che costruire un dispositivo che ci permettesse di ricaricare i cellulari sfruttando l’impianto elettrico della vespa.
Questa modifica, già efficacemente utilizzata in Corsica, ci ha però suggerito un’ulteriore sviluppo dell’applicazione. Perchè a questo punto non sfruttare l’abbondanza di alimentazione del cellulare usando lo stesso come navigatore ?! Già, ma dove mettere il cellulare ? Occorre un porta cellulare !!
Detto fatto, dall’idea al progetto passano pochi giorni e qualche giro dei vari negozi di bricolage, l’idea passa su carta e velocemente a prototipo e dal prototipo al prodotto finale il passo è breve !

Fin qui nessun problema giusto ? Più o meno, perchè in realtà il dispositivo per ricaricare il cellulare si trova nel vano portaoggetti laterale mentre il cellulare è ovviamente alloggiato sul manubrio. Occorre dunque far passare un cavo USB dallo sportellino fino al manubrio.
Ovviamente già che ci siamo perchè non cambiare tutto l’impianto elettrico sulla rossa, la lampadina del contachilometri e tutti i cavi marce, acceleratore e freno ??  – Quando si dice essere maniaci … –

Ormai si contano i giorni (le ore…) e la lista è ancora lunga: dobbiamo massimizzare l’efficienza. Si lavora in contatto remoto dai rispettivi seminterrati. Con l’aiuto della tecnologia la vecchia lista cartacea è diventato un promemoria digitale¹, condiviso e modificabile in tempo reale da entrambi. Ci si divide i compiti e i posti da rapinare: brico, elettronica, on-line… Le fasce orarie di lavoro diventano le più disparate, dalla mattina prima della colazione alla sera dopo cena fino a notte fonda. Ci si scambia foto e aggiornamenti in diretta, per essere sempre sincronizzati, come due marmotte che avvisano a distanza dell’imminente pericolo (ovvero la problematica imprevista…). 
Alla fine, con la schiena spezzata dalle posizioni di lavoro spesso contorte e stremati dai ritmi serrati,  riprendiamo in mano la lista per vedere a che punto siamo, sperando di poter dire anche questa volta: “Beh, dai …praticamente ci siamo…” e proprio mentre stiamo scorrendo la lista, vedendola ormai troppo corta l’inconscio comincia a lavorare dietro le quinte e spariamo altre idee… il ciclo riparte!
– Stay Tuned –

[¹] Per questo tipo di promemoria abbiamo trovato utilissimo Google Keep che consente di condividere ad esempio note o liste promemoria che rimangono sempre aggiornate

4 Comments

  • stefano grassi Rispondi

    quando si disquisisce su quanto sia più importante tra la meta e il
    viaggio, questo sia nella vita in generale che in ogni suo passaggio
    importante … beh secondo me lo devono essere entrambi in maniera
    esattamente speculare come le due parti di un tutto, spesso però nella
    vita di tutti i giorni siamo troppo focalizzati sull'obiettivo e sulla
    meta e non viviamo fino in fondo (come dovremmo) il viaggio e i vari
    passaggi per arrivarci con tutte le sue emozioni, sofferenze,
    soddisfazioni, sforzi, come se fossero anche loro delle piccole mete
    ma senza etichette e senza tag … sicuramente l'importanza della meta
    finale, la sfida a raggiungerla è quello che ci deve spingere ad
    affrontare con coraggio, intensità, emozione, vitalità i vari
    passaggi che altrimenti faremo con leggerezza, superficialità,
    lasciandoli scivolare via dandogli poco peso senza che lascino il
    giusto segno dentro di noi … dall'altra parte la meta finale non
    sarebbe cosi emozionante, reale e soddisfacente una volta raggiunta,
    senza sentire forte il peso del viaggio per averla raggiunta con tutto
    il suo carico di vissuto che si porta con se in ogni suo passaggio.
    Alla fine una deve tenere in piedi l'altra come due facce della stessa
    medaglia, con la stessa identica importanza, visto che l'esistenza
    piena dell'una dipende dall'esistenza piena dell'altra alla fine … i
    vostri viaggi "made in vespa", nel modo in cui li interpretate
    magnificamente ogni volta, sono una perfetta metafora di come dovrebbe
    essere vissuto il quotidiano e la nostra vita in generale, come se
    ogni giorno, o periodo di passaggio con un obiettivo/meta, fosse un
    piccolo viaggio da vivere pienamente per arrivare alla meta di fine
    giornata o fine periodo con l'obiettivo prefissato, senza però che il
    passaggio per arrivarci scivoli via così, anonimo, senza che lasci cmq
    il suo peso e valore, vivendolo sempre con gli occhi aperti e mai
    socchiusi, facendo attenzione all'enormità di piccole e/o grandi cose
    che ci circondano ma che spesso diamo per scontate e/o non ci
    soffermiamo ad osservare, correndo troppo veloci verso l'obiettivo di
    arrivare a fine giornata o alla meta di fine periodo che ci siamo
    prefissati, perché se no anche la meta o l'obiettivo alla fine
    perderebbe di valore e diventerebbe una medaglia, un stemma, una
    mostrina con la data da aggiungere alla lista, con la sensazione di
    averla più consumata che costruita

    dopo sto pistolozzo tra meta e viaggio, voglio citarvi un passaggio di
    un film che ho visto recentemente che vi consiglio da vedere
    "BOYHOOD":

    "Quando si dice cogli l'attimo. In realtà è il contrario è l'attimo
    che coglie noi, perché lui c'è sempre è costante, è ora, in ogni
    momento"

    siamo noi, esercizio complicatissimo ma assolutamente necessario, che
    dobbiamo essere sempre svegli e riuscire a vederlo quell'attimo in
    ogni cosa e persona che ci circonda, perché lui è sempre presente, non
    arriva ogni tanto (solo quando ce ne accorgiamo e ci coglie lui -non
    noi- all'improvviso,) … ma troppo spesso le difficoltà, le mete e
    gli obiettivi che ci sono, ci diamo e/o ci danno nella vita, ci fanno
    perdere troppo spesso di vista, o ci accorgiamo meno, dei tanti attimi
    che si sommano uno dietro l'altro nel viaggio che facciamo ogni
    giorno, danno pienezza al nostro vissuto a prescindere di quando
    raggiungeremo o meno la nostra meta

    siete davvero grandi ragazzi!!! in culo alla balena visto che farete
    anche un bel po' di mare ;P

    Stè

    • MadeinVespa Rispondi

      …e speriamo che non caghi…

      Grazie Ste, bellissima riflessione, in questi primi giorni di viaggio stiamo sperimentando in prima persona quanto siano molteplici le sfumature che fanno di meta e viaggio un tutt'uno .

      Ci vediamo al ritorno, per un birrozzo come si deve!

  • Marco Rispondi

    Bellissimo sito, foto dettagliate e spiegazioni comprensibili a tutti i comuni mortali.

    Vi seguo con molto interesse e se per la via vi capita materiale dei vari Vespa Club sparsi per l’Europa fatemi un fischio che mi serve per arricchire il mio sito markollection.

    Invidia pura.

    Un saluto vespistico, Marco.

    • MadeinVespa Rispondi

      Ciao Marco !
      Grazie molte per i complimenti. Anche il tuo sito è ricco di vere e proprie “chicche” ! Un piccolo tesoretto che ogni appassionato di Vespa , Vintage e non solo dovrebbe visitare almeno una volta : http://markollection.weebly.com/

      Un abbraccio !

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