ore 5.50 siamo fuori dal cancello del campeggio, imbocchiamo già in riserva la via verso Bonifacio ed è ancora buio pesto. questa volta è la luna piena ad illuminarci la strada.
Proseguiamo nella penombra spegnendo il motore in discesa per risparmiare ogni goccia preziosa finchè inevitabilmente…
… sulla salita per Noce la benzina nei serbatoi si esaurisce e il monocilindrico esala l’ultimo colpo.
Sfruttiamo la tanica di scorta e rabbocchiamo un paio di litri a testa già miscelati preventivamente.
incrociando le dita ci avventuriamo nella speranza di raggiungere un benzinaio in tempo utile.
Alle porte di Bonifacio siamo nuovamente in riserva ma per fortuna il rifornimento è ormai vicino e facciamo quanto più possibile scorta del prezioso liquido verde senza Pb.
La deviazione che porta al “Golf du Sperone” nelle vicinanze di Bonifacio si presta a qualche foto di rito.
Ma la sosta dura poco perché, nonostante siano soltanto le 9.00, il sole scotta già le nostre braccia.
Non possiamo indugiare oltre e a denti stretti si punta dritto a “Sartène”.
Si arriva in campeggio alle h11.00 sotto un sole ormai a picco, in una landa selvaggia che non ha nulla da invidiare ai più caldi deserti africani.
Dopo un aperitivo in campeggio a base di pane, burro, “sausison” e Mauresque, sulle note di Giovanni Giorgio, ci prepariamo per una visita in paese dove speriamo di trovare almeno un debole segnale per la nostra connessione internet.
Non prima però di aver saggiato le torbide acque dello stagnante fiumiciattolo che ci ricorda tanto il nostro caro amico “el Lamber”.
Se state leggendo questo post significa che la connessione ha funzionato….e anche questa è fatta!