Polveri sottili Low Cost

Continuo a fissare lo sguardo sulla solita ammaccatura che si trova sul fianco destro  vicino alla sella e sul parafango anteriore pensando che che prima o poi devo prendere in mano la situazione… per evitare che  tempo e umidità prendano il sopravvento alimentando il peggior nemico di ogni mezzo d’epoca: la ruggine.

Qualcosa di simile alla carie dentale…

… prima annerisce portando un lieve danno estetico, poi comincia a scavare e scavare e scavare, finchè… benvenuta dentiera. Solo che dentiere per la vespa non ne hanno ancora inventate e allora meglio muoversi in tempo.

Il dilemma è: semplice ritocco o riverniciatura totale? Analizziamo pro e contro:

  • semplice ritocco ha il vantaggio di richiedere “poco” lavoro, ma lo svantaggio che difficilmente si riuscirà ad ottenere un colore identico a quello della carrozzeria se non facendo rifare il colore a compione, e a quel punto non varrebbe la pena far fare solo un piccolo barattolo.
  • riverniciatura totale Lavoro richiesto esponenzialmente maggiore, minor difficoltà nella scelta del colore (basta rintracciare il codice colore originale Rosso Arancio: RAL 3020), maggior costo complessivo, ma… ne varrà la pena prima di partire per un lungo viaggio? 

Ho scelto per l’olio di gomito. In fin dei conti in caso di danno alla vernice, con il colore nuovo eventuali ritocchi alla carrozzeria non saranno più un problema.
Da dove si comincia? Quale vernice? Quale colore? Smontare tutta la vespa?
Alt.
Bisogna fare una premessa. Qui si tratta di fare un lavoro possibilmente duraturo e di buona resa, in modo semplice, veloce e senza pretese maniacali (nel qual caso sarebbe consigliabile e sicuramente meno problematico rivolgersi ad un buon carrozziere). Ho scelto la soluzione più economica e fai da te, come dicevamo.  Ecco dunque come ho riverniciato low-cost e low-time il mitico Vespino, il risultato lo vedremo al ritorno dal viaggio…
Prima di tutto sarebbe meglio smontare tutto il possibile, considerando che più elementi si tolgono e migliore sarà il risultato. Tuttavia, io ho deciso di NON smontare le seguenti parti:

  • Motore
  • Forcella e parafango anteriore
  • Manubrio 
  • Targhette posteriori ET3 e 125 primavera mentre ho tolto quella sullo scudo frontale
  • Pedale del freno (solo svitato dalla sua sede)
  • Strisce pedana
  • Bordino para-scudo in alluminio
Mentre invece ho eliminato:
  • Targa, portatarga
  • Faro anteriore e posteriore
  • Sella e serbatoio
  • Sportello coprimotore e sportellino portaoggetti
  • Leva rubinetto e comando aria
  • Portaruota di scorta 
  • Contachilometri
  • Manopole e leve freno/frizione
  • Clacson
  • Blocchetto di accensione
  • Cavalletto (vi consiglio di eliminarlo per ultimo vista la comoda funzione che svolge) 

Prima di cominciare  mi sono munito di:

  • Carta vetrata diverse misure: P120, 220, 400
  • Stucco metallico da carrozziere 
  • 3 bombolette di fondo 
  • 5 bombolette di colore
  • Molta pazienza…
Il lavoro si può suddividere in quattro fasi, ciascuna di pari importanza per il buon risultato finale:
CarteggiaturaStuccaturaFondoVerniciatura.



Carteggiatura: fondamentale. Elminare la vecchia vernice insistendo particolarmente nelle zone in cui si scrosta. Attenzione, non insistere eccessivamente in corrispondenza di eventuali “buchi” o scheggiature della vecchia vernice per facilitare il successivo lavoro di stuccatura. Si puo’ cominciare con una P220 ma non usare carte più grossolane della P120 altrimenti si rischia di lasciare graffi troppo profondi. E’ sconsigliabile anche usare carte più fini della P350 che renderebbero la superficie troppo liscia per permettere alla nuova vernice di attaccarsi a dovere.

Finita la prima carteggiatura si passa alla stuccatura. Anche questa è una fase da non sottovalutare e che richiede il giusto tempo. Ogni avvallamento, buco, scheggiatura, deve essere riempito con lo stucco e successivamente carteggiato per essere portato a livello della carrozzeria senza discontinuità.
Pulito il tutto con uno straccetto umido eliminando ogni granello della maledetta polvere che cercherà in tutti i modi di impattare sullo strato di vernice fresca appena steso…
Ed ora si allestice il palco. Pavimento pulito e possibilmente bagnato per ridurre al minimo lo svolazzamento di acari e pulviscolo e si va di polveri sottili. Per quanto possiate cercare di immaginarla, la nuvola tossica sarà sempre più grossa di quello che avete in mente. Quindi se siete su suolo pubblico o come me, abusivi in batcaverna, cercate di coprire il pavimento il più possibile e oltre…

A questo punto si passa alla stesura del Fondo,  che proteggerà la carrozzeria e permetterà alla nuova  vernice di ancorarsi meglio. Inoltre metterà in evidenza le imprecisioni nella stuccatura o difetti di carrozzeria che sono sfuggiti alla fase precedente. In questo caso si deve ripeter la fase 2 nei punti incriminati. Non dimenticare di schermare con giornali e scotch di carta ogni parte che non deve essere riverniciata.

Finalmente la verniciatura. Attenzione a non avere fretta di vedere il risultato finito. Prima bisogna assicurarsi che sia tutto perfetto o almeno a un livello di precisione che ci soddisfa.  Se così è si parte.
Ogni mano di vernice con 2 o 3 passate su tutta la carrozzeria lasciando asciugare qualche minuto tra una passata e l’altra.
Io ho dato due mani intervallate da un giorno di distanza per una asciugatura completa.

Alla luce del sole il rosso abbronzato ritorna più simile al colore iniziale:

Ora non resta che divertirsi a rimontare tutti i pezzi: quando questo aggeggio toccherà le 88 miglia orarie ne vedremo delle belle! 

– stay tuned –


One Comment

  • Anonimo Rispondi

    Ciao ma il risultato com e' risulta provvisorio o duraturo. Come hai fatto a fare il sotto penna. Quel colore e lucidabile

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